Il parco naturale dell’Alpe Veglia e Alpe Devero, situato all’estremo nord della Provincia del Verbano-Cusio-Ossola, è una meta molto conosciuta che attira ogni anno migliaia di turisti, sia in estate che in inverno. In questo paradiso naturale sono racchiusi quasi tutti gli elementi più ricercati dagli amanti della montagna: laghi grandi e piccini, torrenti e cascate, prati e pascoli di montagna dove si produce il famoso formaggio Bettelmatt, paesini caratterizzati dalle tipiche baite con tetti in piode. L’abbondanza di itinerari escursionistici di ogni difficoltà è un fattore che contribuisce ulteriormente alla popolarità di questo luogo: fare trekking all’Alpe Devero è certamente il modo migliore per godere dei panorami e della bellezza di un ambiente unico al mondo.
In questo articolo vi voglio descrivere 3 escursioni in Alpe Devero adatte a tutti, consigliate a escursionisti esperti, semplici camminatori in gita domenicale o famiglie con bambini. Questi itinerari vi permetteranno di esplorare, senza troppa fatica, diverse zone del Parco naturale dell’Alpe Veglia e Devero, camminando tra maestosi laghi, boschi e prati di montagna, circondati dalle aguzze cime alpine. Nel caso insorga il bisogno di fare una pausa, non c’è problema: i percorsi attraversano i 3 paesini presenti nella zona, caratterizzati dalle tipiche case Walser: Devero, Crampiolo e Cantone, in cui troverete agriturismi e punti ristoro, oltre a diverse fontanelle dove fare rifornimento d’acqua.
Come arrivare all’Alpe Devero in macchina
Vediamo innanzitutto come raggiungere l’Alpe Devero in macchina. Arrivando da Domodossola, si percorre la Strada Statale 659 fino a Baceno; da lì si prosegue per Croveo seguendo le indicazioni per l’Alpe Devero. Dopo aver superato i paesi di Osso e Goglio, si supera una prima galleria al termine della quale è possibile ammirare la maestosa Cascata dell’Inferno; dopo alcuni tornanti si arriva al parcheggio denominato Cologno: da qui, superando una galleria percorribile in auto, si arriva al paesino di Devero ai Ponti, punto di partenza per tutte le escursioni riportate in questo articolo.
In alta stagione, specialmente nei mesi estivi e nella stagione invernale, l’afflusso di turisti è molto elevato e il parcheggio nei pressi del paese si riempie subito; consiglio quindi di arrivare piuttosto presto la mattina per guadagnarsi il parcheggio in paese. in alternativa, si può lasciare la macchina nel parcheggio di Cologno: in tal caso, per raggiungere il paese sarà necessario percorrere a piedi la galleria e affrontare un leggero dislivello in salita.
1. Trekking al Lago di Devero (o Codelago)
Una bella camminata che, attraversando la Piana di Devero, giunge alla diga di Codelago sull’omonimo bacino. Per i camminatori più allenati, il sentiero consente anche di effettuare un giro ad anello costeggiando le sponde. Il lago di Devero, detto anche Codelago (dal dialetto lac d’co d’lag, che significa lago in capo al lago), è un bacino idrico artificiale formatosi in seguito alla realizzazione di una diga, costruita tra il 1908 e il 1924. Il successivo innalzamento del livello delle acque ha reso necessaria l’edificazione di un secondo sbarramento, la più piccola diga della Forcoletta.
Per raggiungere il lago, da Devero ai Ponti (1631 m) si seguono le indicazioni per Crampiolo (45 minuti). Ci sono due percorsi che portano lì: consiglio di imboccare la strada sulla destra, larga e in gran parte lastricata; in inverno viene spesso chiusa per la neve e le frequenti valanghe. Si procede in leggera salita: il percorso non è per nulla faticoso e può essere affrontato senza difficoltà in compagnia di cani o bambini, o addirittura con i passeggini. In circa 45 minuti si arriva allo splendido paesino di Crampiolo (1767 m), in cui si trovano diversi agriturismi dove poter fare una pausa e pranzare comodamente. Da qui in circa 20 minuti si arriva alla diga di Codelago (1856 m), camminando su un comodo sentiero a tratti lastricato, anche se con pendenza decisamente più accentuata.
Il sentiero verso Crampiolo
Arrivati al muraglione della diga, si apre ai nostri occhi la vista dell’immenso Lago Devero, nelle cui acque si riflettono i versanti montuosi che lo circondano, ricoperti da fitti boschi di larici. Fare il giro completo del lago richiede un po’ di tempo, generalmente meno di 2 ore, ma vale sicuramente la pena; una volta completato l’anello, arrivati in corrispondenza della diga della Forcoletta troverete una mulattiera, parallela a quella percorsa all’andata: imboccando tale sentiero, in breve vi ritroverete nuovamente a Crampiolo.
Le acque del Lago di Codelago all’inizio dell’autunno
2. Escursione al Lago delle Streghe all’Alpe Devero
Se avete dei bambini e volete portarli in montagna, l’escursione al lago delle Streghe (o Lago Azzurro) è ciò che fa per loro! Tra i più conosciuti e frequentati del Devero, si tratta di un laghetto naturale di rara bellezza: acque azzurre e cristalline, di una incredibile trasparenza che lascia intravedere chiaramente il fondo sabbioso su cui giacciono immobili rami e tronchi semi sommersi. Il paesaggio “fatato” che lo circonda è altrettanto affascinante, e sembra fatto apposta per stimolare la fantasia dei bambini: altissimi alberi dimora di fate e folletti, una radura incantata, tronchi che emergono dalle acque e rocce impervie disseminate qua e là. Scenari che fanno da sfondo a miti e racconti popolari, come la famosa leggenda locale che vede protagoniste una fanciulla e una strega.
Per raggiungere il laghetto seguiamo la strada verso Crampiolo già descritta in precedenza, attraversando la splendida Piana del Devero: una immensa distesa verde ricoperta di prati e pascoli, ideale per i pic nic. Anticamente, la Piana del Devero ospitava un immenso lago glaciale che prosciugandosi formò quest’area. Fino all’epoca medievale la zona era molto paludosa, ma nel corso dei secoli fu sottoposta a importanti opere di bonifica che la trasformarono in ciò che è oggi.
Raggiunto in circa 45 minuti il paese di Crampiolo, seguiamo i cartelli che indicano il lago delle Streghe, distante appena 10 minuti di cammino: superato il ponticello, seguiamo il sentiero che, attraversando una torbiera, porta al laghetto. Per il ritorno si può percorrere la stessa strada a ritroso, oppure utilizzare il sentiero che costeggia il lago passando attraverso gli alberi, per poi ricollegarsi a una strada più larga, in leggera discesa. Si tratta di una strada parallela a quella percorsa all’andata, che porta in breve tempo all’abitato di Cantone; superato il paesino, si ritorna a Devero ai Ponti.
Le acque trasparenti e immobili del Lago delle Streghe
3. Laghi del Sangiatto e Alpe Sangiatto
Uno tra i miei itinerari preferiti a livello paesaggistico, piuttosto semplice e fattibile in qualsiasi stagione. L’escursione all’Alpe Sangiatto attraversa le zone di produzione del rinomato formaggio Bettelmatt, snodandosi tra laghetti alpini, alpeggi e praterie. Ho già illustrato il percorso in dettaglio in questo articolo.
Le baite dell’Alpe Sangiatto. Sullo sfondo il Monte Corbernas e il Monte Sangiatto.
Meta dell’escursione è l’Alpe Sangiatto, che ospita tre graziosi laghetti alpini ricchi di vita anfibia. Partendo sempre da Devero ai Ponti, si prende il sentiero sulla destra che si inoltra nel bosco (indicazioni per Alpe Sangiatto). Dopo un primo tratto al riparo degli alberi, si prosegue in salita lungo una comoda e larga pista gippabile; superati alcuni tornanti, in breve tempo si arriva a quota 2000 m. Qui, immersi tra prati e alpeggi, giacciono i tre laghetti del Sangiatto, che incontriamo uno dopo l’altro seguendo il sentiero: si presentano come graziosi specchi d’acqua piuttosto piccoli ma ricchi di vita anfibia, testimonianza della bellezza dell’ambiente montano di torbiera, ma anche della fragilità degli ecosistemi che lo popolano.
Una volta raggiunto il terzo lago, quello più in alto, i più infaticabili possono cimentarsi con la salita al Monte Sangiatto (2387 m), una cima piuttosto piatta da cui si gode di uno splendido panorama a 360° sui dintorni. Il ritorno avviene semplicemente percorrendo lo stesso itinerario a ritroso.