Vorresti provare l’emozione di cimentarti con la più alta vetta italiana raggiungibile in MTB, affrontando un dislivello di ben 1800 metri in un ambiente montano roccioso e selvaggio? Se l’idea ti intriga, allora il Colle del Sommeiller è l’itinerario che fa per te!
La strada che da Bardonecchia porta al passo Sommeiller, a 3000 metri di quota, è tra i percorsi più famosi ed emozionanti della Val di Susa, in grado di soddisfare ogni tipo di aspettativa: è ideale per chi cerca avventura ed emozioni forti, per i temerari che amano misurarsi con ardui dislivelli e percorsi impegnativi, ma anche per chi cerca la pace e la bellezza dei panorami montani. Il fascino di questo luogo non attira solamente noi amanti della Mountain Bike, ma anche gli appassionati di motori: moto, quod e jeep possono infatti percorrere la strada fino in cima, tant’è che ogni anno viene organizzato un raduno motociclistico sul colle.
Strada carrozzabile del colle del Sommeiller: un po’ di storia
Spesso soprannominato “tetto d’Europa”, il Colle del Sommeiller deve il suo nome a Germano Sommeiller, l’ingegnere capo che diresse la costruzione della galleria ferroviaria del Frejus. L’attuale strada carrozzabile fu costruita tra il 1962 e il 1963 per permettere di raggiungere gli impianti sciistici sul ghiacciaio del Sommeiller, che in passato era molto più esteso, tanto da permettere l’attività sciistica anche in piena estate. Il ghiacciaio, tuttavia, iniziò progressivamente a ritirarsi (oggi è quasi del tutto scomparso), decretando inevitabilmente la chiusura degli impianti nel 1984. L’unico albergo-rifugio costruito sul colle venne abbandonato e infine demolito nel 2004.
L’attuale strada segue ancora il tracciato originale costruito negli anni ’60: si sviluppa partendo dalla località di Bardonecchia su fondo asfaltato fino al paesino di Rochemolles, proseguendo poi su sterrato fino al colle. Da un certo punto in poi, i mezzi motorizzati devono pagare un pedaggio di 8€ per proseguire, mentre l’accesso è totalmente gratuito per ciclisti e pedoni. Dal versante francese non esistono strade carrozzabili che raggiungano il passo.
Consigli e avvertenze prima di affrontare l’itinerario
Affrontare la strada carrozzabile del Colle del Sommeiller in MTB non è affatto una passeggiata e non va assolutamente presa sottogamba: se percorsa interamente, andata e ritorno, presenta infatti una lunghezza di 54 km e un dislivello di quasi 1800 metri. È richiesto quindi un notevole impegno fisico, una bici adeguata e una discreta capacità di conduzione del mezzo su fondo sterrato e sassoso. A meno che non siate ciclisti esperti e davvero allenati, consiglio vivamente di affrontare il percorso muniti di una e-bike, che vi permetterà di arrivare in cima in minor tempo e senza sforzi eccessivi.
Il primo tratto, da Bardonecchia fino al paesino di Rochemolles si sviluppa su strada asfaltata, proseguendo poi su sterrato fino al colle. Da quota 2500 m in poi, il fondo diventa decisamente più sconnesso e pietroso e richiede molta attenzione, soprattutto in fase di discesa. La strada è normalmente percorribile per intero da fine giugno fino alla prima nevicata autunnale (in genere nel mese di ottobre). È bene proteggersi adeguatamente dal sole in quanto, per gran parte del percorso, non c’è vegetazione che possa offrire riparo. Nonostante il sole estivo possa picchiare duro, sulle quote più alte può capitare di trovarsi la strada sbarrata da cumuli di neve persistente: un ostacolo imprevisto che può tuttavia regalare ai ciclisti l’emozione di pedalare sulla neve anche in piena estate.
Infine, vale la pena ricordare che la strada è molto frequentata da motociclisti e appassionati di fuoristrada, che spesso salgono al colle formando delle lunghe carovane di mezzi motorizzati. A nessun ciclista fa piacere pedalare ingoiando tonnellate di polvere sollevata dal continuo passaggio di questi mezzi: per non vedersi rovinata la propria escursione, suggerisco di evitare i weekend. Il giorno ideale per affrontare il Sommeiller è il giovedì, giorno in cui la strada è chiusa al transito veicolare nel periodo 1 luglio – 30 settembre. Inoltre, da diversi anni, la seconda domenica di luglio viene organizzato un raduno motociclistico d’alta quota sul Sommeiller: per non ritrovarsi in mezzo a decine di motociclisti consiglio dunque di informarsi bene prima di partire.
La vista sulle montagne circostanti regala emozioni davvero uniche
Il percorso: da Bardonecchia al Rifugio Scarfiotti
Il punto di riferimento per l’inizio del tragitto è la stazione ferroviaria di Bardonecchia, a quota 1300 m. Superiamo i binari imboccando il sottopasso, poi giriamo a sinistra prendendo via Sommeiller e, più avanti, Strada per Rochemolles. Una volta presa questa strada, la si seguirà interamente fino al passo. Questo primo tratto, interamente su asfalto, appare abbastanza ripido e impegnativo ma poi, via via che si sale, si pedala molto più agevolmente. Le alte conifere ai lati della strada ci accompagnano fino a Rochemolles: superato l’abitato, saliamo lungo alcuni tornanti su terreno che si presenta ora sterrato.
Dopo circa 5 km la strada passa accanto al lago di Rochemolles con l’omonima diga, seguendo un andamento più pianeggiante. A questo punto gli alberi si fanno molto più radi (siamo a quota 2000 m) lasciando il posto a prati di montagna. Dopo altri 5 km, prendendo una deviazione sulla destra, possiamo recarci al rifugio Scarfiotti (2165 m), l’unico presente nella vicinanze. Dalla deviazione per il rifugio, la salita si fa di nuovo costante, sviluppandosi in una lunga serie di tornanti su fondo abbastanza compatto. La pendenza media non è mai eccessiva, mantenendosi al di sotto del 10%, tuttavia la lunghezza e la pendenza costante rendono questo tratto abbastanza faticoso. A questo punto gli alberi sono completamente scomparsi e, oltre al mancato riparo dal sole, non ci saranno più punti dove fare rifornimento d’acqua. La fatica è ampiamente ripagata dalla bellezza del paesaggio: la vista è dominata dai versanti montuosi tutt’intorno, che svelano alcune suggestive cascate che vediamo scendere dalle loro pendici.
La cascata Rochemolles in prossimità del rifugio Scarfiotti
Dal Rifugio Scarfiotti al Colle del Sommeiller
Dopo 5,5 km dalla deviazione per il rifugio giungiamo a Pian dei Frati (2593 m), un breve tratto pianeggiante che consente di riprendere fiato. Da qui in poi la sterrata diventa decisamente più sconnessa e irregolare, con presenza di grosse pietre a cui prestare attenzione. Il prato inizia a farsi più rado per lasciare il posto alla nuda roccia. Proseguiamo di nuovo in salita lungo l’ultima serie di tornanti che ci porterà in cima guadagnando gli ultimi 400 metri di dislivello.
A questo punto, la mia escursione si interrompe a quota 2850 m, a pochissimi tornanti dal colle: purtroppo la stanchezza, l’ora tarda e il non altissimo livello di batteria residua delle e-bike costringono me e i miei due compagni a desistere dalla scalata per avviarci sulla strada del ritorno. Una decisione che prendiamo a malincuore, ma che si rivela saggia in quanto ci permette di conservare sufficiente batteria per arrivare a Bardonecchia prima del calar del sole. Non posso dunque raccontarvi in prima persona l’ultimissima parte del percorso e l’emozione di arrivare al Colle del Sommeiller, ma mi limiterò a riportare le informazioni che si trovano online e nelle guide di viaggio. Superati gli ultimi tornanti, si arriva finalmente al colle: siamo precisamente a 2993 metri. Il paesaggio è “lunare”, una magnifica distesa di rocce intervallate da cumuli di neve che resistono ancora a quote così elevate. In cima vi è uno spiazzo che funge da improvvisato parcheggio per i fuoristrada e le moto, delimitato dalla staccionata che segna il confine francese. Poco oltre si trova il Lago Sommeiller, un piccolo laghetto di origine glaciale.
Discesa dal colle
Il ritorno avviene seguendo la medesima strada dell’andata. La discesa è impegnativa ed è bene fare molta attenzione ai sassi e al fondo sconnesso, soprattutto nel tratto dal Sommeiller al Pian dei Frati. Sconsiglio vivamente di “tagliare” i tornanti: almeno fino al rifugio Scarfiotti è più sicuro procedere seguendo il tracciato. Mani formicolanti e braccia intorpidite sono assicurate, suggerisco quindi di effettuare qualche pausa se necessario, oltre ovviamente a non eccedere con la velocità. Appena prima del lago di Rochemolles, è possibile percorrere una strada alternativa svoltando a destra e superando il torrente: vi ritroverete a costeggiare la sponda del lago dalla parte opposta rispetto all’andata. Superata la diga, si segue il sentiero in discesa che si ricollega alla strada principale poco prima di Rochemolles.