Una terrazza naturale che offre una vista a 360° sulle prealpi varesine e sul Lago Maggiore: se cercate idee per un trekking invernale in provincia di Varese, il forte di Orino è certamente uno dei punti panoramici più apprezzati della zona, meta di gite fuori porta e frequentato sia da escursionisti esperti che da camminatori più moderati. Situato all’interno del Parco regionale Campo dei Fiori a 1100 metri di altitudine, il forte è raggiungibile da diverse vie, alcune semplici e altre più difficoltose. Una tra queste è il sentiero che parte da Orino, paese che dà il nome al forte, e conduce al piazzale panoramico attraversando il bosco per circa 3,5 km. Il trekking al Forte di Orino è un itinerario relativamente semplice e senza difficoltà ad eccezione dell’importante dislivello (700 m), che lo rende un percorso arduo per camminatori non abituali. Per escursionisti più esperti può invece essere un buon allenamento, e soprattutto un ottimo compromesso per chi cerca un punto panoramico facilmente raggiungibile e non lontano dalla città.
Il forte e la Linea Cadorna
Il cosiddetto Forte di Orino, la panoramicissima meta della nostra escursione, consiste in un ampio piazzale su cui sono ancora presenti resti di fortificazioni e postazioni di artiglieria che in passato facevano parte della Linea Cadorna. Questo complesso di postazioni militari fu voluto dal Generale Luigi Cadorna durante la Prima Guerra Mondiale per contrastare eventuali tentativi di invasione del nord Italia, attraverso la neutrale Svizzera, da parte degli eserciti austro-tedeschi. Nonostante la costruzione dell’imponente opera difensiva abbia richiesto un notevole dispiego di fondi e operai, la Linea Cadorna non vide mai un impiego bellico, ad eccezione di alcune piccole scaramucce fra i partigiani e reparti nazi-fascisti durante la Seconda Guerra Mondiale.
Il Forte di Orino, considerando le fortificazioni, offre in realtà ben poco da vedere: vi si trovano solo i resti di alcuni muretti. Questo è dovuto anche al fatto che la postazione rivestiva un compito di importanza secondaria: era infatti designato a eventuale ultimo baluardo a difesa della città di Varese, mentre le prime difese erano poste più avanti, presso il confine con la Svizzera. Anche se la mancanza di resti militari può forse deludere, il panorama completo, privo di ostacoli alla vista, ripaga ampiamente gli sforzi fatti per raggiungerlo.
Trekking al Forte di Orino: il sentiero nel bosco da Orino
La partenza dell’itinerario si trova nel paese di Orino, situato ai piedi del massiccio montuoso del Campo dei Fiori. Il paese e i sui dintorni sono ricchi di luoghi di interesse che meritano senza dubbio una visita: la Rocca di Orino, un’antica fortezza, sorge poco distante dall’abitato. Non lontano da lì, immerso nei boschi, si trova anche un masso erratico chiamato Sasso Nero.
Orino è raggiungibile in auto da Varese percorrendo la SP39 in direzione Gavirate – Cocquio – Trevisago, oppure la SP40 che attraversa la valle passando per la Rasa di Varese e Brinzio. Parcheggiamo l’auto in uno dei posteggi liberi che troviamo lungo Via San Lorenzo, una delle principali strade del centro abitato. Suggestivi vicoli stretti, lastricati in pietra, caratterizzano la parte alta del paese; il sentiero per il forte ha inizio presso uno di questi vicoli, per la precisione in Via Gorizia.
Cominciamo il nostro trekking al forte di Orino imboccando il sentiero 302. La segnaletica riporta un tempo di ascesa di 2 h e 40 min, decisamente esagerato: per arrivare a destinazione basteranno 2 ore scarse o 1 ora e mezza se si è abbastanza allenati. Il sentiero acciottolato si sviluppa interamente in un silenzioso bosco di faggi, abeti e castani, e appare sempre ben segnalato, con indicazioni presenti a ogni bivio. Affrontiamo da subito una pendenza discretamente impegnativa ma costante. Dopo circa 2 km incrociamo la deviazione per Pian delle Noci (quota 710 m), che ignoriamo proseguendo dritto; da qui si inizia a risalire le pendici della cosiddetta “Colma” (il massiccio montuoso su cui si trova il forte), e la pendenza aumenta sensibilmente. Il sentiero procede tra gli alberi (attenzione alle radici sporgenti) diventando in alcuni punti meno visibile, circostanza accentuata dalla presenza di foglie secche durante l’autunno e l’inverno; i segnali tuttavia sono sempre presenti, dunque è piuttosto difficile perdersi.
Panorama dal Forte di Orino e ritorno
Il nostro trekking al forte di Orino prosegue con la salita lungo la cresta montuosa, lunga poco più di 1 km per circa 300 metri di dislivello; termina a quota 1100 m collegandosi al tracciato della ex-strada militare che porta al forte. La vista dal piazzale ripaga di ogni goccia di sudore versata: si possono ammirare le Prealpi varesine, la Alpi Piemontesi e il Verbano, oltre alla pianura Padana Occidentale e i laghi Maggiore, Varese, Monate e Comabbio. Tra le montagne che si possono facilmente distinguere nelle giornate particolarmente limpide, vi sono il Monte Lema, il Monte Legnone e l’immancabile Monte Rosa. I periodi migliori in cui gustarsi il panorama sono senza dubbio l’autunno e l’inverno, quando l’aria è più fredda e pulita ed è assente la foschia che sale dal lago.
Per il ritorno si percorre a ritroso lo stesso sentiero dell’andata. Volendo variare un po’, si può rientrare a Orino prendendo la deviazione a destra per il Pian delle Noci: si tratta di un ampio pianoro in cui è presente un rifugio e uno spazio attrezzato con alcuni tavoli da pic-nic. Superato lo spiazzo e proseguendo lungo la mulattiera, il percorso scende piuttosto ripidamente descrivendo alcune larghe curve, ricongiungendosi infine con Orino presso la località Fonte Gesiola.
Trekking al forte di Orino: itinerari alternativi
Salire da Orino lungo il sentiero 302 non è l’unico modo per raggiungere il forte: esistono diversi altri sentieri, alcuni abbastanza impegnativi e altri decisamente più facili.
I’itinerario più conosciuto è senza dubbio la ex strada militare che collega il Forte di Orino all’Osservatorio Astronomico G. V. Schiaparelli, che si trova all’interno del Campo dei Fiori: si tratta di una facile e ampia strada sterrata che procede in piano, con dislivello praticamente nullo. È un percorso adatto a tutti e davvero molto panoramico, ideale per le famiglie e per una gita fuori porta domenicale; d’inverno, in caso di abbondanti nevicate, si presta anche a delle belle ciaspolate.
Un altro itinerario, decisamente più impegnativo, ha inizio nel paese di Gavirate presso la località Cà dei Monti, e risale il pendio seguendo il sentiero 313: un percorso più lungo ma con dislivello simile a quello che parte da Orino. Infine, è possibile partire anche dal paese di Caldana seguendo il sentiero 312 / 317, che risale le pendici fino a intersecare il 302 che sale da Orino.