Un grande classico delle escursioni in val Brembana: il trekking ai laghi Gemelli è uno dei percorsi più conosciuti della zona. La posizione strategica dei laghi, nel cuore delle Alpi Orobie bergamasche, li rende un punto di riferimento per escursionisti e amanti della natura. Un angolo di territorio montano certamente plasmato dall’opera dell’uomo, che ha innalzato dighe e creato laghi laddove prima non vi erano, ma anche un luogo dove ciò che è stato creato artificialmente si è integrato nel paesaggio naturale, diventando di fatto parte dell’ecosistema montano.
Per raggiungere i laghi Gemelli esistono diversi itinerari, di lunghezza e difficoltà variabile. In questo articolo vi illustrerò il trekking per arrivare ai laghi Gemelli da Carona: un percorso caratterizzato da una lunga salita, piuttosto impegnativa e non adatta a tutti, ma che ha il vantaggio di attraversare altri bellissimi specchi d’acqua prima di arrivare al rifugio Laghi Gemelli e alla relativa diga, da cui si potrà fare il giro completo del bacino. Questo trekking può essere effettuato in tutte le stagioni, anche in inverno nel caso in cui non ci sia troppa neve.
L’altopiano del laghi: un po’ di storia
Situati nel territorio della Val Brembana, i laghi Gemelli, assieme ad altri numerosi bacini artificiali, si trovano in una conca delimitata da alcune cime montuose, nel cuore delle Orobie bergamasche. La zona, talvolta soprannominata “altopiano dei laghi”, è caratterizzata da ripidi pendii e da un’abbondante disponibilità di acqua: le condizioni ideali per la costruzione di dighe per la produzione di energia idroelettrica. La presenza di valli strette e profonde ha infatti consentito di creare bacini di notevoli dimensioni, limitando l’impatto visivo delle opere di ingegneria.
I laghi e le Alpi Orobie visti dall’alto. Photo credits: Ago76 via Wikipedia Commons
A partire al 1920 fino al 1932 vennero realizzati dall’ENEL diversi serbatoi artificiali, tutti vicini tra loro: Lago Marcio, Lago Pian Casere, Lago Becco, Lago Colombo e il bacino dei Laghi Gemelli.
L’ultima diga ad essere completata, nel 1932, fu proprio quest’ultima. Prima della sua edificazione, esistevano due laghetti di dimensioni più ridotte, separati tra loro: il nome del bacino riprende infatti la loro conformazione originale. La diga permise di unire i due laghetti preesistenti, creando un unico bacino artificiale di dimensioni e portata ben maggiori.
La diga dei Laghi Gemelli
In alcune rare occasioni, i laghi si sono nuovamente separati: è avvenuto per esempio nel 2022 a causa di un prolungato periodo di siccità che ha interessato l’intera regione. In quell’occasione il livello dell’acqua è sceso portando alla ricomparsa dell’istmo (una sorta di collo di terra) che separa naturalmente i due bacini. Questo evento ha destato grande interesse mediatico e ha sottolineato l’impatto dei cambiamenti climatici sulle risorse idriche.
Trekking ai laghi Gemelli da Carona
Il sentiero per i laghi ha inizio presso Carona, località turistica in alta val Brembana abbastanza conosciuta e frequentata. Il paese è facilmente raggiungibile da Bergamo, da cui dista poco più di 50 km; Il piccolo borgo, che si affaccia sull’omonimo lago di Carona, offre diverse possibilità per pernottare prima di affrontare l’itinerario.
L’imbocco del percorso, ben segnalato (Sentiero CAI 211), si trova sul lato meridionale del lungolago, nei pressi del bar Pineta. Il sentiero, con fondo misto terreno e pietre, si inoltra subito in un bosco di abeti, scalando il pendio della montagna. La pendenza è sostenuta e la fatica ci accompagnerà per un dislivello di ben 800 metri, smorzata però dal fresco del bosco che aiuta a mitigare il caldo nei mesi estivi.
Una lunga serie di piccoli tornanti aiutano tuttavia a smorzare la fatica; in alcuni tratti sono stati realizzati dei gradini in pietra per facilitare ulteriormente la salita. Consiglio di prestare particolare attenzione soprattutto nei mesi autunnali e invernali: poiché il pendio che stiamo risalendo è esposto a nord, le pietre tendono a risultare umide e di conseguenza scivolose. Per questo è essenziale affrontare il trekking ai laghi Gemelli da Carona con delle buone scarpe da trekking.
Man mano che saliamo, la vegetazione inizia a farsi più rada e vediamo comparire i primi larici (segno che stiamo raggiungendo quote alte), che durante la mia escursione in pieno autunno si presentavano di un bellissimo color dorato.
Verso il rifugio: lago Marcio e lago Pian Casere
Dopo circa 1 ora e 45 minuti di salita, con buon passo, finalmente il sentiero spiana attraversando alcune strutture ENEL: è segno che siamo vicini al primo bacino artificiale, ovvero il Lago Marcio con la relativa diga, che raggiungiamo pochi minuti dopo. Costeggiamo il laghetto, caratterizzato da acque profonde e da una vegetazione circostante particolarmente rigogliosa, fino alla piccola diga posta alla sua estremità. Da questo punto scorgiamo il lago Pian Casere, vicinissimo, tanto che è collegato al primo tramite un breve canale.
Vista sul lago Marcio
Camminiamo in prossimità del sponde del Pian Casere, osservando le sue pareti ben più rocciose e scoscese; dopo aver raggiunto la sua punta più meridionale, superiamo un piccolo ponticello e affrontiamo un’ultima salita lungo un canalone, sempre su sentiero ben segnalato e su fondo stabile. In circa 20 minuti guadagniamo infine il pianoro dove sorge il rifugio dei Laghi Gemelli (1952 m), pronto ad accoglierci per una pausa rifocillante.
Il lago Pian Casere
I colori autunnali dei larici sul versante del lago
L’arrivo al rifugio Laghi Gemelli
Il Pizzo del Becco, una delle cime che circondano i 5 laghi
L’anello dei Laghi Gemelli
Dal rifugio ci dirigiamo verso l’imponente diga, da cui si ha una prima meravigliosa vista sull’immenso lago. Esiste un facile sentiero ad anello che percorre l’intero perimetro del bacino: occorrerà circa 1 ora per farlo tutto. Procedendo sulla sponda occidentale (o sinistra orografica), dove il sentiero si trova più in quota, possiamo osservare gli splendidi scorci del lago dall’alto, per poi avvicinarci, sul versante opposto, alle sue sponde, che restano comunque molto scoscese.
Il giro dei laghi Gemelli regala splendide viste sulle cime montuose circostanti: il Pizzo Farno, il Monte Corte e il passo dei Laghi Gemelli, che collega la val Brembana alla val Seriana. I versanti che circondano il bacino sono molto rocciosi ed impervi, con vegetazione rada: qualche sporadico larice fa capolino tra le rocce, colorando la scena con il bellissimo colore oro che i suoi aghi assumono in autunno.
Sulla strada del ritorno
Concluso il giro del laghi Gemelli, a seconda di quanto tempo abbiamo a disposizione, possiamo scegliere se allungare l’escursione visitando il Lago Colombo, situato a circa mezz’ora di cammino su un sentiero in leggera salita. Oppure possiamo fare dietro front ripercorrendo la stessa strada a ritroso. Una volta ritornati nei pressi della dighetta del lago Marcio, con una deviazione minima è possibile vedere anche il lago Becco, un altro bellissimo specchio d’acqua incastonato tra le rocce, come ho scelto di fare nel corso della mia escursione: basterà seguire le indicazioni, costeggiare il lago Marcio sul suo versante orientale, per poi affrontare una breve salita: in circa 15 minuti saremo in vista del lago Becco. Quest’ultimo può anche essere raggiunto dal lago Colombo, nel caso in cui avessimo scelto di visitarlo, in circa 45 minuti: in questo modo avremmo visitato tutti i laghi della zona. Tra gli escursionisti bergamaschi questo itinerario è infatti noto come “giro dei 5 laghi”.
Vista sul Lago Becco
Dal lago Becco ci ricolleghiamo al sentiero che porta a Carona, preparandoci a una lunga discesa che ci porterà, in circa 1 ora e 30 minuti, a destinazione.
Come raggiungere i Laghi Gemelli: altri itinerari
Il trekking ai Laghi Gemelli da Carona lungo il sentiero 211, pur essendo forse il più conosciuto, non è certo l’unico itinerario possibile per raggiungerli. Come già detto, la posizione strategica dei laghi, proprio al centro delle Orobie bergamasche, fa sì che possano essere raggiunti da diverse località.
Un percorso leggermente più breve parte dalle Baite di Mezzeno, situate poco dopo Roncobello (BG). Si segue il sentiero CAI 215 in salita, per circa 4,7 km con 600 mt di dislivello, attraversando il Passo del Mezzeno (2144 m) per poi costeggiare i laghi Gemelli e arrivare al rifugio. Questo percorso è relativamente facile e accessibile anche alle famiglie con un minimo di esperienza di montagna.
Il laghi visti dal Passo del Mezzeno. Photo Credits: MattewGhera via Wikipedia Commons
Esistono anche itinerari più lunghi e complessi che partono dall’alta val Seriana: il sentiero 220 parte dalla Valcanale e conduce al rifugio laghi Gemelli in 3 ore e 30 minuti (8 km e 1070 m dislivello). Ancora più difficile è la salita da Valgoglio (Val Sanguigno): 11 km con dislivello di 1330 m.