Ti è mai capitato di osservare, dal vivo o in foto, un ghiacciaio o un iceberg blu?
Chi, tra gli appassionati di montagna, ha avuto occasione di vedere un ghiacciaio dal vivo avrà forse fatto caso alle bellissime venature blu-azzurro che si notano in corrispondenza di crepacci o spaccature. Io stesso ho osservato questo fenomeno per la prima volta in Islanda, notando il colore azzurro che affiorava in alcune spaccature di un ghiacciaio.
Da dove deriva questo colore? La nostra esperienza di tutti i giorni ci insegna che il ghiaccio è trasparente, o tutt’al più bianco. Basti pensare ad esempio ai classici cubetti di ghiaccio usati per raffreddare le bevande, o alla superficie ghiacciata del nostro congelatore quando apriamo lo sportello.
La domanda sorge quindi spontanea: come mai il ghiaccio dei ghiacciai o degli iceberg appare blu o azzurro? Si tratta di un fenomeno ottico, oppure i ghiacciai hanno davvero questo colore?
La risposta è presto data: non si tratta di un effetto ottico. Il ghiaccio all’interno di un ghiacciaio è effettivamente blu, esattamente come appare blu l’acqua del mare o dei laghi profondi.
Iceberg galleggianti nella laguna glaciale Fjallsárlón, Islanda
Una questione di rifrazione
La spiegazione di questo fenomeno ha a che fare con la riflessione e la rifrazione della luce. L’acqua, come molti materiali, in apparenza ci sembra perfettamente trasparente: in realtà alcune lunghezze d’onda della luce vengono quasi completamente assorbite. L’acqua assorbe infatti i colori rosso, arancione e giallo (lunghezze d’onda lunghe) lasciando visibili i colori tendenti al blu (lunghezze d’onda corte). Questa caratteristica è tanto più evidente quanto più spessa è la massa d’acqua: ecco perché un bicchiere d’acqua appare trasparente mentre il mare è di un bel blu intenso.
Un piccolo iceberg blu – Diamond Beach, Islanda
La stessa cosa succede con una grande massa di ghiaccio. Infatti, affinchè il colore blu si percepisca, il ghiacciaio deve avere un certo spessore e, soprattutto, deve essere “puro”, privo di bolle d’aria o di altri sedimenti che possano disperdere i raggi di luce.
Se, ad esempio, un blocco di ghiaccio contiene molte bolle d’aria, appare bianco, esattamente come la neve. Le minuscole bolle d’aria contenute all’interno agiscono come tanti piccoli “specchi” che fanno rimbalzare i raggi di luce, impedendogli di penetrare in profondità.
Nei ghiacciai più vecchi e spessi le bolle d’aria sono quasi del tutto assenti. Il peso degli strati di ghiaccio superiori, infatti, comprime quelli più interni fino a far scomparire tutta l’aria rimasta intrappolata. Ecco perchè, quando vediamo un iceberg o un blocco di ghiaccio di colore blu intenso, si tratta probabilmente di ghiaccio molto vecchio, spesso proveniente dalle profondità di un ghiacciaio.
Dentro un crepaccio nel ghiacciaio Vatnajökull, Islanda
Ghiacciai blu: dove osservarli
Il ghiaccio blu non è facile da osservare dal vivo in quanto, come abbiamo visto, proviene da ghiacciai abbastanza spessi e sufficientemente vecchi. L’Antartide, l’Artico e la Groenlandia sono i luoghi migliori dove osservare iceberg, crepacci e fronti dei ghiacciai di un bel colore blu intenso. Certamente non sono mete facilmente raggiungibili e alla portata di tutti.
Una spettacolare grotta di ghiaccio in Islanda
Iceberg galleggianti nella laguna glaciale Fjallsárlón, Islanda
In Europa, una meta molto gettonata dove osservare il ghiaccio blu è sicuramente l’Islanda, che ospita uno dei maggiori ghiacciai europei, il Vatnajökull. Oltre alle spettacolari grotte di ghiaccio, visitabili con brevi escursioni guidate, meritano una visita anche le lagune glaciali situate nei dintorni del ghiacciaio, che ospitano decine, se non centinaia, di bellissimi iceberg, molti dei quali hanno il caratteristico colore blu.
Il fenomeno, con un po’ di fortuna, si può osservare anche nelle lingue o nei fronti di alcuni ghiacciai delle Alpi italiane e francesi, come il ghiacciaio Fellaria in valtellina o il ghiacciaio d’Argentiere sul versante francese.
Venature di ghiaccio azzurro sul ghiacciaio Fellaria, in Valtellina. Photo credits: Eliusoutdoor via Wikipedia Commons.