Il parco nazionale del Tricorno o Triglav, nella Slovenia occidentale, è un territorio ad alta valenza naturalistica, dove le cime più alte delle Alpi Giulie fanno da cornice a impetuosi corsi d’acqua, maestose cascate e fitti boschi. All’interno di questo territorio si sviluppa una estesa rete di sentieri escursionistici, presenti sia in quota che lungo le vallate.
Uno dei più suggestivi percorsi per trekking al parco del Tricorno in Slovenia, piuttosto facile e adatto a tutti, permette di ammirare le gole del fiume Mostnica, per poi attraversare la valle Voje fino ad arrivare ad una cascata molto scenografica.
Il sentiero, molto bello ed appagante dal punto di vista paesaggistico, si rivela abbastanza semplice rispetto ad altri percorsi nel parco del Triglav ed è particolarmente adatto a famiglie con bambini e a camminatori con poca esperienza di montagna. La zona è anche facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici: si trova infatti a poca distanza dal lago Bohinj, località turistica abbastanza frequentata, a cui è ben collegato.
Il fiume Mostinica e l’alpeggio di Voje
La stretta valle che percorreremo, attraversata dal fiume Mostnica, è di origine glaciale. La prima parte del percorso, nonché la più interessante, è caratterizzata dalle strette forre, scavate nei millenni dal corso del fiume. Questa gola, lunga circa 2km con una profondità massima di 20 metri, si è formata in parte per dislocazione tettonica della valle e in parte per l’azione erosiva del fiume, che ha man mano eroso la base rocciosa calcarea.
Più a monte, dove la valle si allarga, si trova il prato alpestre del Voje, un tranquillo alpeggio costellato da numerose malghe, stalle e casette. Oltre al pascolo del bestiame, il Voje era conosciuto in passato anche per l’estrazione mineraria di ferro e carbone: i minerali venivano estratti dai monti circostanti e trasportati fino allo stabilimento siderurgico di Stara Fužina, in cui venivano prodotti ferro e acciaio.
I numerosi ponti presenti sul Mostnica furono infatti costruiti ed utilizzati per trasportare i metalli dai luoghi di estrazione fino allo stabilimento: è proprio la massiccia presenza di ponti e passerelle che ha valso al fiume Mostnica il suo nome (most = “ponte” in sloveno).
Come raggiungere il percorso
Per visitare le gole del Mostnica si parte dal centro abitato di Stara Fužina, situato ad appena 5 minuti d’auto dal lago Bohinj. È possibile lasciare l’auto nel comodo parcheggio a pagamento alla periferia del paese; se non disponete di un auto, esistono degli autobus che portano direttamente al centro di Stara Fužina, da dove raggiungerete in pochi passi la partenza del percorso.
Dal parcheggio imbocchiamo il sentiero sterrato appositamente segnalato, che si addentra nel bosco. In breve superiamo il cosiddetto Ponte del Diavolo, per poi arrivare al punto di accesso al sentiero vero e proprio: per accedere è necessario pagare un ticket di 3€ o 4€ a persona a seconda del periodo. L’ingresso è a pagamento da aprile fino a ottobre, mentre rimane gratuito durante i mesi invernali. Attenzione: ad agosto 2024 era possibile pagare al botteghino esclusivamente in contanti. Assicuratevi quindi di esserne provvisti.
Trekking alle gole del Mostnica
Dal punto di ingresso il percorso si biforca: possiamo scegliere se proseguire sulla sponda destra del fiume o sulla sinistra. Entrambi i percorsi si snodano paralleli al corso del fiume e vicinissimi alle sponde: Il mio consiglio è quello di scegliere su quale versante proseguire ricordandosi, al ritorno, di prendere il versante opposto: in questo modo possiamo rendere l’escursione più intrigante godendo di scorci differenti.
Un ciclamino delle Alpi nel bosco
La profonda gola vista da uno dei ponti
Seguiamo il sentiero che si inoltra in un fitto sottobosco, restando sempre ai margini della stretta e profonda gola del Mostnica: sfruttiamo i numerosi punti di osservazione per scattare delle foto ed ammirare il fiume che scorre in profondità, formando rapide e cascate. Dopo poche centinaia di metri, la profondità diminuisce drasticamente ed il fiume torna a scorrere in superficie. Questo è uno dei punti più belli del percorso, dove possiamo osservare le vasche di corrosione del Mostnica: si tratta di formazioni naturali generate dal flusso rapido dell’acqua, che scava e leviga la roccia calcarea creando piscinette naturali, vasche e altre forme bizzarre.
Il fiume scorre tra queste vasche di corrosione creando un susseguirsi di cascatelle e cateratte: l’acqua è cristallina e assume dei toni che vanno dal turchese al verde brillante, contrastando con il bianco della roccia calcarea. Tra le numerose formazioni rocciose, la più bizzarra e interessante è certamente “l’elefantino” così chiamata per via dell’arco roccioso che ricorda vagamente la proboscide di un elefante.
La bizzarra formazione rocciosa chiamata “l’elefantino”
Valle del Voje e cascata Mostnica
Proseguiamo con il nostro trekking nel parco del Tricorno: dopo le vasche di corrosione si inizia a camminare in moderata salita, affrontando di tanto in tanto degli scalini che facilitano la scalata. Per circa 1 km gli scalini si alternano a brevi tratti pianeggianti fino a quando raggiungiamo una strada asfaltata: pochi passi e ci ritroviamo fuori dal bosco, sul pianoro che ospita un piccolo rifugio dove fare una piccola pausa. Dal pianoro si gode il primo vero panorama sulle montagne circostanti.
Da questo punto, una volta ripresa la marcia, ci addentreremo nei verdi prati della Valle Voje. Anche in questo caso possiamo scegliere se proseguire su questo lato del fiume oppure attraversare il ponte Beraški e procedere sulla sponda opposta. Camminiamo sulla comoda strada in terra battuta che attraversa l’alpeggio del Voje, osservando le montagne in lontananza e le casette in legno e pietra: una volta di proprietà dei contadini e dei lavoratori delle miniere, ora molte di esse sono convertite in alloggi turistici.
La strada che attraversa l’alpeggio del Voje
Il sentiero si conclude ai piedi del versante montuoso dove, dopo una breve salita di nuovo all’interno del bosco, si giunge infine alla scenografica cascata del Mostnica: una degna conclusione del nostro trekking nel parco del Tricorno.
Dopo una doverosa pausa nei pressi della cascata o nel rifugio poco distante, è tempo di tornare ripercorrendo lo stesso tragitto, avendo cura di procedere sulla sponda opposta rispetto a quella percorsa all’andata per osservare il paesaggio da un punto di vista differente.
La cascata del Mostnica incastonata tra rocce calcaree
Cosa vedere nei dintorni
Una volta finita la nostra escursione, è doverosa una visita al bellissimo lago Bohinj, distante appena 2 km dal parcheggio di Stara Fužina. Si tratta del più esteso lago sloveno permanente, dall’aspetto più “selvaggio” e certamente meno turistico rispetto al più famoso e frequentato lago di Bled. Il lago Bohinj è balneabile e lungo le sue rive sono presenti diverse spiagge e sentieri, oltre che camping attrezzati e punti ristoro.
Oltre al lago meritano certamente una visita le cascate della Savica, a circa 15 minuti da Bohinj, raggiungibili con un percorso (accesso a pagamento) di circa 500 gradoni.
Vista sul lago Bohinj al tramonto