Una breve ma emozionante passeggiata tra le pareti impervie di una stretta gola, seguendo il moto impetuoso delle acque del fiume che vi scorre tra le rocce: se vi capita di viaggiare in Slovenia, il trekking alla gola di Vintgar è una esperienza da provare assolutamente.
Spesso sottovalutata dal punto di vista naturalistico e turistico, la Slovenia è un paese incredibilmente ricco di meraviglie naturali: oltre a potersi fregiare del titolo di nazione più verde d’Europa, ospita grotte maestose come quelle di Postumia o San Canziano, fitte foreste, aguzze vette montuose, laghi e corsi d’acqua. E proprio l’acqua è la protagonista di questa semplice escursione adatta a tutti, sia grandi che piccini, sia camminatori improvvisati che quelli più esperti. Delle comode passerelle sopraelevate guideranno i nostri passi tra le ripide pareti della gola, permettendoci di osservare in tutta sicurezza i colori vividi della natura circostante, che vanno dall’azzurro turchese delle acque al bianco della schiuma formata dalle cascate, senza dimenticare il verde acceso della vegetazione e i puntini colorati dei fiori che spuntano tra le rocce.
Come arrivare, informazioni pratiche e consigli
Il percorso della gola di Vintgar si trova vicino alla cittadina di Gorje. Siamo nella Regione dell’Alta Carniola, ai confini orientali del Parco nazionale del Tricorno (Triglav in sloveno). La gola dista circa 4 km da Bled, località turistica molto conosciuta e frequentata: al termine di questo trekking non può certamente mancare una visita al lago di Bled e al suo castello, scoprendo altre meraviglie della Slovenia.
Se arrivate in auto, dei parcheggi custoditi a pagamento si trovano tra Gorje e Podhom, con un costo (ad aprile 2023) che va dai 5 ai 10 euro per tutto il giorno. L’entrata della gola, assieme alla biglietteria e ai servizi igienici, si trova poco più avanti.
Il percorso della gola di Vintgar è aperto da aprile a ottobre, mentre per motivi di sicurezza rimane chiuso al pubblico durante l’inverno. Gli orari variano a seconda dei mesi e possono essere consultati direttamente sul sito ufficiale.
L’ingresso costa 10€ per gli adulti e 1€ – 3€ per i bambini a seconda dell’età. Anche ai cani è consentito l’ingresso, pagando 3€ di biglietto: vanno tuttavia tenuti bene al guinzaglio, visto il poco spazio offerto dalle passerelle, che espone facilmente al contatto con altri cani o persone.
Un canyon scavato dall’acqua
L’impervio canyon di Vintgar, lungo circa un chilometro e mezzo, si è formato nel corso delle ere geologiche grazie all’azione erosiva del fiume Radovna, che ha scavato gli strati di roccia formando man mano una depressione; il progressivo sollevamento tettonico della regione ha fatto il resto, contribuendo a conferire al canyon il suo aspetto impervio. Oggi, la gola di Vintgar si trova tra due vette montuose, il monte Hom (834 m) e Boršt (931 m), tra le quali scorre il fiume Radovna.
La gola rimase completamente sconosciuta fino a quando venne esplorata per la prima volta nel 1891 da Jakob Žumer, allora sindaco di Gorje, e dal cartografo e fotografo Benedikt Lergetporer. Nel 1893, a costruzione ultimata di ponti e passerelle, il sito è stato aperto al pubblico.
Curiosità: il nome “Vintgar” sembrerebbe derivare dal tedesco Weingarten (vigna), in riferimento ai vigneti presenti nel vicino paese di Podhom. Secondo un’alta ipotesi, il nome deriva invece dalla sezione trasversale della gola, la cui forma ricorderebbe un calice di vino. In ogni caso, con il tempo la fama del sito è cresciuta talmente tanto che il termine “Vintgar” in Slovenia è diventato sinonimo di gola, tant’è che si possono trovare molte formazioni rocciose con questo nome in giro per il paese.
Trekking alla gola di Vintgar: il percorso
Come già accennato in precedenza, il percorso che si snoda all’interno del canyon è lungo 1,6 km: poco più di una semplice passeggiata, senza dislivelli significativi. Tuttavia, le regole impongono di percorrere il tracciato in un solo senso: una volta raggiunta la fine del percorso, non è possibile tornare indietro lungo la stessa strada. Per ritornare al punto di partenza esistono altri sentieri, ugualmente belli e interessanti, che si snodano nel bosco.
Una volta acquistato il biglietto ed entrati, si procede quasi sempre lungo delle suggestive passerelle in legno dotate di parapetto, che si snodano a ridosso delle pareti della gola a qualche metro d’altezza rispetto al fiume; si tratta di un percorso sicuro e in ottime condizioni, che si può percorrere agevolmente senza alcun rischio. Il rumore impetuoso della corrente fluviale, che forma cascatelle e rapide, ci accompagna per tutta la passeggiata. L’acqua è davvero uno spettacolo per gli occhi: limpida e cristallina, con una colorazione che assume intense tonalità di smeraldo e turchese.
Poco prima della fine del percorso possiamo ammirare una piccola diga che forma una cascata, sopra la quale passa il ponte ferroviario della ferrovia Transalpina Jesenice – Trieste. Il percorso si conclude presso un ponte pedonale che passa sopra l’impetuosa cascata Šum, che si può osservare meglio scendendo verso il fiume. Una volta usciti dai tornelli che segnano la fine del percorso, troverete un chioschetto con bar e punto ristoro. Come detto prima, non è possibile rifare il percorso in senso inverso: si tratta probabilmente di una norma entrata in vigore nel periodo della pandemia Covid-19, e che l’ente turistico sloveno ha deciso di mantenere una volta conclusa l’emergenza, forse a causa del crescente numero di turisti e del poco spazio offerto dalle passerelle.
Percorsi e varianti per il ritorno
Per ritornare al punto di partenza è necessario affrontare un breve trekking, scegliendo quale sentiero percorrere tra i due principali itinerari della zona. Vediamoli nel dettaglio:
1. Vintgar – Santa Caterina (5,7 km)
Il percorso più semplice costeggia il monte Hom passando dalla suggestiva chiesa di Santa Caterina. Alla fine della gola, nei pressi della cascata Šum, ci si dirige a destra seguendo il sentiero in salita che si inoltra nella foresta (indicazioni per Zasip/Santa Caterina). Dopo 1,2 km si incontra la chiesetta, che sorge presso un poggio sopraelevato molto panoramico; nelle sue vicinanze si trova un’area attrezzata con alcuni chioschi, tavoli da picnic e un piccolo parco giochi per bambini. Il sentiero prosegue costeggiando il versante montuoso e attraversando alcuni alpeggi, fino a ricongiungersi con i parcheggi all’ingresso della gola. Anche quest’ultimo tratto è molto panoramico e regala spettacolari scorci sulla piana di Lubiana e sulle montagne a nord che segnano il confine con l’Austria.
2. Vintgar – Blejska Dobrava (4,3 km)
Il secondo percorso è il più breve, seppur meno panoramico e con un dislivello maggiore. Dalla cascata ci si dirige a sinistra, attraversando il ponte e superando gli scalini, per poi procedere su un sentierino di ghiaia in salita, seguendo le indicazioni per Blejska Dobrava. Giunti alla periferia del paese, si procede poi lungo una strada asfaltata, girando a sinistra al primo incrocio e poi nuovamente a sinistra. Lasciatoci alle spalle le ultime case, ci si addentra nel bosco, seguendo sempre il sentiero che in breve tempo ci riporta all’ingresso della gola, nei pressi della biglietteria.